Otto in tutto
Otto in tutto
Quaderno di italiano, storia e geografia per le medie inferiori
(o scuola secondaria di primo grado, per essere precisini)
RCS Libri, 2014
Mi è sempre piaciuto frequentare le redazioni.
La “visita alla redazione” è stata anche il nodo difficile di un momento personale di transizione verso la maturità umana, più ancora che professionale. Ho attraversato una fase in cui mi sentivo vecchio e finito e vedevo rispecchiato questo mio sentire in una (supposta) accoglienza tiepida da parte delle redattrici: avevo la sensazione che la qualità del mio lavoro passasse in secondo piano rispetto a una presenza o prestazione puramente fisica in cui mi pareva di non reggere più il confronto con le nuove leve di giovani artisti, sospinti dallo slancio aprioristicamente positivo e un po’ presuntuoso ch’era stato lo stesso identico mio dei tempi andati.
Ho ritrovato il semplice piacere del contatto umano, non l’ho più mollato e questo mi ha immediatamente fatto sentire l’accoglienza e l’energia viva, umana e professionale, che si accende spontaneamente ogni volta che metto piede in uno di questi che, per l’amore che porto al mestiere, sono per me molto più che semplici luoghi di lavoro.
Ma il nuovo mondo del lavoro è più che mai avaro di contatto umano. La maggior parte delle persone con cui ho collaborato negli ultimi anni non l’ho mai incontrata di persona. Di alcuni non ho nemmeno udito la voce al telefono.
Attribuisco anche a questo le difficoltà iniziali che ho incontrato su Otto in tutto. Arrivavo al progetto in supplenza di un collega che se l’era data a gambe senza preavviso né spiegazioni. La diffidenza che ho incontrato nella prima fase del lavoro credo che non sarebbe stata la stessa se ci fosse stato anche un solo incontro preliminare di persona.
Questa volta, a toccare e convincere le persone con cui lavoravo è stata la qualità delle tavole definitive, che ho consegnato in chiusura della prima metà dell’opera. Da lì in avanti è filato tutto liscio come l’olio.
Non mi sarei mai aspettato che una così piacevole svolta arrivasse da un dettaglio che io do per scontato: lavorare coscienziosamente.