Una lacrima sul viso
Una lacrima sul viso (testi di Giorgio Mascitelli)
I Cani, 2005
Innestandosi sulla tradizione dei miracoli a Milano, questo fumetto offre una godibile rappresentazione del presente della città, seppure in chiave comica. La statua di una madonna piange in quartiere della periferia cittadina e la speculazione finanziaria vuole sfruttare il fatto, a prescindere dalla sua veridicità, per i propri affari. Ad opporsi è solo un piccolo comitato di quartiere, di cui fa parte Bruscu, un personaggio pop e assai poco serio, lavoratore precario con qualche piccolo precedente penale che fa consegne di acqua minerale con la sua apecar.
Fin dall’inizio il coordinamento del gruppo mi ha portato via molto del tempo che mi sarebbe piaciuto dedicare alle mie opere per i Cani. Non rimpiango, perché coordinare è stata un’esperienza importante. Ma è andata così, che questo fumetto, in cantiere già da un pezzo, ha dovuto aspettare il suo turno, per essere dato alle stampe.
La scrittura di Giorgio, i suoi temi, il suo stile e il suo umorismo (tutto materiale felicemente anomalo nel mondo del fumetto), assieme a una narrazione per immagini non banale, hanno fatto colpo su chi è incappato nel librino in formato A6. Già premiato come miglior libro dell’anno al Piccolo Festival Intorno Al Fumetto di Cremona 2005, Una lacrima sul viso si è aggiudicato il Premio Micheluzzi 2006 al Napoli Comicon per la migliore sceneggiatura per un libro a fumetti: nel suo piccolo, un fatto eclatante per un’autoproduzione in fotocopia. E in giuria c’era Paul Karasik… non so se mi spiego. ^_^
Giorgio, che come dicevo è un finissimo letterato, non si è risparmiato nell’assecondare tutte le esigenze di narrazione “pop” che gli sottoponevo ogniqualvolta, procedendo nella realizzazione di storyboard e matite, mi rendevo conto che mancava qualche pezzo, che occorreva intervenire sul ritmo narrativo o equilibrare il peso di certi passaggi o semplicemente aggiungere dialoghi. Ad esempio: la musica che apre il racconto. A un certo punto ho pensato che volevo un attacco musicale, ma citare Bobby Solo, dato il titolo, sarebbe stato così scontato da dare fastidio. Giorgio ci ha pensato un po’, non gli è venuto in mente niente, ha acceso la radio, ha riconosciuto il pezzo all’istante e ha esclamato: SÌÌÌ, EROS!!!
Buona la prima.




