a mani nude (1)

Alessio Lega & Mokacyclope
Sotto il pavé la spiaggia
booklet del disco, 2006
miscellanea
illustrazioni per la rivista Blue (1999), per Linus (2003)
inediti (fra cui cartoline da Marsiglia, 1998)
Le illustrazioni di Blue accompagnavano un racconto di Alessandro Panzeri.
Quelle di Linus un racconto di Livio Romano.

Ho iniziato a lavorare prima dell’era digitale. Mi sento fortunato per questo. Non solo per avere frequentato e vissuto un mondo che non esiste più (e potermi romanticamente dire un sopravvissuto ^_^), ma per l’abitudine alla progettazione del colore. Oggi, volendo, puoi procedere alla colorazione a tentoni, facendo stesure di tinte a caso e cambiare tutto un secondo tempo. Puoi creare un “effetto notte” all’ultimo momento, puoi fare le tue scelte a posteriori, dopo aver quasi chiuso il lavoro, confrontando fra loro soluzioni anche diversissime, a buon mercato. E, naturalmente, puoi correggere gli errori.
Su carta era necessario non sbagliare un colpo, o pressoché. Non potevi non avere in mente il risultato verso cui t’incamminavi, o almeno i punti chiave. La successione di ogni fase del processo. A volte, il semplice stendere una campitura piatta senza macchie richiedeva di “progettare” il percorso del pennello attraverso le aree da coprire. Perché un solo errore poteva obbligare a rifare tutto da capo. L’improvvisazione non era gratis, era un azzardo.
E si paciugava la materia, ci si sporcava le mani e pure le maniche.
Così conservo, e applico al digitale, questa impostazione del lavoro, e sono contento così.

Quel che mi è mancato é di sperimentare le tecniche e diventare un vero colorista manuale. Indolentemente, ho colorato per mestiere così come mi veniva richiesto, quasi sempre a ecoline con aggiunte d’acquerello. Le mie cose più personali le facevo con le matite colorate, perché il mio apprendistato ha coinciso con la rivoluzione valvolinica, Mattotti e qualche altro dei miei eroi si erano inventati le matite colorate, e le matite colorate usate a quel modo, schiacciando sulla carta, assolvevano forse anche a un’altra mia necessità e davano sfogo a un sovrappiù di energia che dovevo scaricare fisicamente e vedere rispecchiato esteticamente nel disegno… allo stesso modo dello stridore sonoro e grafico del pennino intinto di china nera.
Così ho fatto solo qualche timido approccio alla tempera e agli acrilici, né sono mai diventato un vero acquerellista… finora.

I disegni di questa pagina provengono da progetti vari, lavori vetusti, divertimenti personali. Le illustrazioni per il disco di Alessio Lega, invece, furono l’occasione per tornare a pigiare con le matite e anche per illustrare i sensi sfuggenti della poesia e della musica. Se riguardo tutti gli scarabocchi buttati giù durante i primi ascolti del disco e che poi sono stati scartati, trovo un’abbondanza d’idee, di buone idee d’illustrazioni, che normalmente le pagine di narrativa non mi accendono. Eh sì, è proprio bello illustrare musica e poesia.

illustrazione
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illustrazione, cartolina
illustrazione, cartolina
illustrazione, cartolina
illustrazione, cartolina
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