copertine, locandine, comunicazione

locandine per eventi,
qualche copertina,
altre cose

È una delle mie soddisfazioni professionali preferite, fare una copertina. Ma ne ho fatte pochissime! La prima su cui ho lavorato, non andò a buon fine. Ero giovane anche se non alle primissime armi: mi sono messo al lavoro con impegno e ho tirato fuori una quantità di idee, una diversa dall’altra: a quanto ricordo, alcune erano buone. Poi l’editore ha scelto di usare per l’edizione italiana la copertina originale, e pace. Ma ho imparato parecchio dall’esperienza: a un certo punto mi era venuta l’insaziabilità, volevo mettere su carta tutte le idee che potevo estrarre da quello che avevo a isposizione, cioè, come spesso succede, solo il titolo e una scheda del libro di mezza cartella scarsa.
Così la mia prima copertina non fu mai stampata, ma ho imparato a scavare come una trivella nei dati e negli strati nascosti del mio immaginario. E mi è piaciuto. È divertente, cercare.

Il “guidone” della Perini per la scuola materna (Signorelli, 1998) è stato il mio primo lavoro digitale. L’idea per la copertina, che a riguardarla non è niente di eclatante, all’epoca mi aveva entusiasmato: era venuta in contemporanea a me e a… non so più se Carla o Monica della casa editrice. Ci siamo presentati alla riunione con la stessa idea, così per una volta è stata buona la prima.